Jorunn Monrad E' nata in Norvegia nel 1961, figlia d’arte, cresce in stretto contatto con la natura, i miti e la letteratura nordica.
Si trasferisce in Italia per studiare a Brera diplomandosi in scultura nel 1987. Sin dall’inizio esplora certi immaginari tipicamente scandinavi, interpretandoli in forme scultoree, e poi pittoriche, caratterizzate da un "modulo" o "monade" zoomorfo che si ripete all’infinito.
All’artista E' riconosciuta la grande intuizione di aver saputo trasformare il simbolo in un segno, e quindi di aver saputo unire una creatura vivente al linguaggio, superando con un modo di dipingere tonale e colto certe istanze maturate negli anni Ottanta.
L’artista è invitata sin dagli esordi a prestigiose collettive tra cui si ricordano "Lucidamente" a Porto Venere a cura di Giorgio Bonomi nel 2004, "Abstraction ordine e immaginazione", Serra San Quirico, a cura di Valerio Dehò nel 2004, "Segni di Memoria", Carces, Francia a cura di Cynthia Penna. A partire dal 1988 espone in Italia, Norvegia, Svizzera, Germania, Inghilterra, Francia e Messico.
Si trasferisce in Italia per studiare a Brera diplomandosi in scultura nel 1987. Sin dall’inizio esplora certi immaginari tipicamente scandinavi, interpretandoli in forme scultoree, e poi pittoriche, caratterizzate da un "modulo" o "monade" zoomorfo che si ripete all’infinito.
All’artista E' riconosciuta la grande intuizione di aver saputo trasformare il simbolo in un segno, e quindi di aver saputo unire una creatura vivente al linguaggio, superando con un modo di dipingere tonale e colto certe istanze maturate negli anni Ottanta.
L’artista è invitata sin dagli esordi a prestigiose collettive tra cui si ricordano "Lucidamente" a Porto Venere a cura di Giorgio Bonomi nel 2004, "Abstraction ordine e immaginazione", Serra San Quirico, a cura di Valerio Dehò nel 2004, "Segni di Memoria", Carces, Francia a cura di Cynthia Penna. A partire dal 1988 espone in Italia, Norvegia, Svizzera, Germania, Inghilterra, Francia e Messico.